domenica 27 gennaio 2008

Gigetto: il treno che costa più di quello che da

Da più di un anno ormai sono abituato a recarmi in ufficio in treno, utilizzando il famoso Gigetto, il treno che serve la tratta Modena-Sassuolo.

Mi piace usare il treno, arrivo a destinazione senza lo stress dell'automobile, posso leggere e ascoltare musica, e in generale distrarmi durante il tragitto. Non da meno, questa mia scelta rappresenta un modesto contributo al rispetto ambientale. Certo a volte è scomodo non disporre dell'auto, principalmente a causa del maltempo o per l'essere costantemente legato ad orari precisi (o presunti tali). Però mi piace, credo fermamente in questo modo di trasporto e non sono intenzionato a riconvertirmi alla stressante ed inquinante automobile facilmente.

Tuttavia, con l'inizio dell'anno nuovo l'azienda dei trasporti sembra essere intenzionata a farmi cambiare idea. Tutto è iniziato lunedì scorso, quando la macchinetta obliteratrice ha marcato il tragitto Casinalbo-Sassuolo a 2,07 euro (il sabato precedente mi ero recato a Bologna, con biglietto di andata e ritorno di 5,10 euro!). La mattina però, ancora addormentato e infreddolito, non ho realizzato bene cosa fosse successo. Poi finalmente mi sono ricordato che ogni anno, gli abbonamenti vengono "resettati" e quindi tutti gli sconti accumulati con i viaggi precedenti vengono persi. Ebbene, avendo un abbonamento Modena-Sassuolo, e facendo adesso il ben più breve tragitto Casinalbo-Sassuolo (che è confinato in un'unica zona), ho capito come fosse necessario cambiare la tipologia di abbonamento.
Approfittando della coincidenza serale a Formigine, mi sono quindi recato in biglietteria chiedendo di cambiare le zone relative al mio abbonamento. L'operatore mi ha chiesto di ricaricare anche la tessera contestualmente, cosa che ho fatto senza troppi problemi. Terminata l'operazione, dopo essermi raccomandato e aver chiesto nuovamente conferma della modifica per la tratta Casinalbo-Sassuolo, ho messo in tasca la tesserina e sono salito nuovamente sul treno.
La mattina dopo, con mio notevole disappunto, l'obliteratrice alla stazione di Casinalbo, marcava nuovamente il biglietto a 2,07 euro. Avendolo fatto controllare al personale di bordo, non ho avuto alternativa che ritornare a Formigine la sera stessa per controllare come mai la modifica da me richiesta non fosse stata effettuata.
Ebbene, presentando la tessera al medesimo operatore della sera precedente, e ribadendo ancora una volta la mia intenzione di modificare l'abbonamento da Modena-Sassuolo a Casinalbo-Sassuolo, mi sono prima sentito rispondere che la tessera era in ordine; successivamente mi è stato detto che la modifica in oggetto era da pagare con una cifra di euro 10 o con l'emissione di un nuovo abbonamento. Ho chiesto così di fare un nuovo abbonamento trasferendovi il credito residuo di quello in mio possesso, cosa che l'operatore disse essere impossibile. Ho chiesto quindi spiegazioni sul perché la sera prima non mi erano state date queste informazioni e, anzi, mi era perfino stato chiesto di ricaricare la tessera.
L'operatore mi ha risposto che aveva pensato mi convenisse mantenere l'abbonamento attuale e digitare prima di ogni obliterazione Nuovo Viaggio, così da modificare manualmente ogni volta l'itinerario. Tralascio l'ira con la quale ho attaccato questo povero operatore, che trascurando il detto "il cliente ha sempre ragione", ha pensato non solo di farmi i conti in tasca (non ho mai espresso la mia volontà di non pagare 10 euro per la modifica), ma ha ritenuto non importante fornirmi i dettagli del servizio, e anzi che fosse più semplice per me cambiare manualmente ad ogni viaggio l'itinerario. Eppure l'ATCM, o meglio la FER visto che da inizio anno il servizio è in mano alla ferrovia regionale, ha intascato i miei soldi (i biglietti sovra-prezzati e la ricarica) in anticipo! Non solo: se per errore non riesco a modificare la destinazione di un tragitto, e quindi mi viene scalato un prezzo errato, come mi dovrei comportare io? Non pagare il tragitto successivo? Farmi rimborsare perché l'operatore di sua iniziativa non ha fatto quello che gli era stato chiesto?
Ma non è finita qui: durante la discussione con il malaugurato operatore, quest'ultimo mi ha invitato a marcare in sua presenza il biglietto a dimostrazione di come fosse semplice selezionare manualmente la destinazione con Nuovo Viaggio. E questa, francamente, mi sembra la dimostrazione di come l'operatore sia un'assunzione obbligatoria! Ebbene si, perché oltre ad avere meno soldi nel mio abbonamento, oltre alla rabbia e alla presa in giro di non essere stato informato e ascoltato la prima volta, dovevo pure marcare un biglietto per prova!
Pura follia!

Eppure il passaggio da ATCM a FER dovrebbe fornire grandi novità:
gli Enti locali modenesi hanno ritenuto di dover aderire a tale volontà, per il bene stesso della ferrovia, per la quale si apre una stagione nuova con prospettive di più ampio respiro


Speriamo veramente che ci sia questa stagione di ampio respiro, o anche le persone desiderose di sfruttare questo sistema di trasporto, come me, arriveranno a cedere a malincuore e a tornare all'automobile.

Nel frattempo io devo ricordarmi ogni volta di modificare manualmente la destinazione del mio tragitto, almeno fino a quando non avrò il tempo di recarmi in una biglietteria (evitando quella di Formigine) per il sospirato cambio di abbonamento

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