giovedì 4 aprile 2013

Sysadmin panics: cheap hardware

Uno degli effetti principali dei movimenti Free/Open e' stato il supporto ad architetture dismesse e/o obsolete. In breve, non dovendo piu' forzare gli utenti a comprare nuovo hardware per soddisfare una qualche alleanza con i vendor (o per mascherare i propri bug ed inefficienze con un sistema piu' potente), l'utente ha la liberta' di eseguire il sistema operativo e le applicazioni sull'hardware che ha a disposizione.
Effetto collaterale: molti sysadmin si fanno vanto di riuscire a fare deploy di interi stack full-feature su macchine obsolete e quindi a basso costo.
Ed e' possibile, sia chiaro! Io stesso ho usato piu' volte vecchi server "di riciclo" per fare upgrade o repliche. Per non parlare del mio parco computer personale: vecchi PC e Mac ai quali ho restituito dignita' grazie a sistemi Open Source non avari di risorse.
Quindi qual'e' il punto?
Essere coscienti dei limiti del proprio hardware.

L'hardware si usura.
L'hardware si rompe.
L'hardware puo' avere dei bug (o meglio il suo firmware puo' averli).

Usare quindi hardware di riciclo invece che un sistema opportunamente dimensionato pone il sistema che si implementando ad una serie di rischi di sicurezza, durata, stabilita' che devono essere tenuti in considerazione.

Usare un netbook come server di rete e' possibile, ma si perde, ad esempio, la possibilita' di fare un RAID dei dati. Ora, se questi sono sottoposti a regolari backup, e la continuita' operativa non e' stringente, la cosa e' possibile. Spacciare invece una simile soluzione come una "genialata" che fa risparmiare soldi al cliente e' invece un azzardo.

Comprare vecchi server per pochi euro non significa aver risparmiato: significa aver comprato una macchina dismessa e prossima alla morte fisica dell'hardware. Nulla a cui affiderei i miei dati piu' importanti.

La soluzione e' quindi comprare sempre hardware nuovo fiammante? No!
E' semplicemente prendere coscenza di quello che si ha per quello che si spende. Un po' come quando si compra una macchina usata e ci si interroga su come il precedente proprietario l'abbia trattata.

E si presti attenzione: il fatto che il proprio OS preferito giri su tale pezzo di metallo non significa che i risultati siano eccellenti.

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