martedì 21 marzo 2017

SpeakerFight & PGDay.IT: è possibile?

Sono venuto a conoscenza per caso di un progetto interessante: SpeakerFight.
L'idea è abbastanza semplice, e l'implementazione mantiene la semplicità: si inviano dei contributi di talk (per conferenze ed eventi) e si lascia che le persone li votino, in un meccanismo stile "star" ben noto da altre piattaforme. I talk/contributi che hanno ricevuto il maggior numero di voti vengono selezionati per l'evento.

Un paio di giorni fa ho proposto di valutare questo meccasnimo nell'ambito del PGDay.IT. Da tempo sono sostenitore di una call-for-papers piu' aperta e con selezione maggiormente trasparente rispetto a quanto è avvenuto nelle ultime edizioni. Anzi, a dire il vero ho anche proposto piu' volte di fare un "speaker fight" del poveraccio addirittura per il keynote, proponendo di chiedere alla community chi fosse interessato a fare un keynote speech invece che andare su singolo invito diretto.

Ora sistemi come quello qui descritto hanno, ovviamente, i loro svantaggi: per esempio si potrebbe votare molto un talk tenuto da un perfetto incompetente che risulterebbe in uno speech di pessima qualità, trascurando magari talk meno "accattivanti" ma di sicuro successo ed impatto.
E forse alcune persone non vogliono selezionare di propria volontà i talk, quanto lasciare che siano gli organizzatori a "stupirli" con contenuti all'altezza di stimolare la curiosità e l'intelletto.
Tuttavia è difficile rimanere in un ambito o nell'altro se non si hanno dati alla mano circa il gradimento delle precedenti edizioni (questione che spesso ho sollevato).

Personalmente ritengo che aprire almeno una porzione del PGDay.IT ad un sistema di votazione diretta possa dare quella spinta ad autori e partecipanti per sentirsi maggiormente coinvolti e, soprattutto, per poter decidere il livello dei contenuti da visionare, garantendo quindi una maggiore partecipazione (almeno in teoria).
Se poi il tutto viene accompagnato anche da un feedback sui talk, si può avere una base dati abbastanza oggettiva che possa permettere un evento migliore ad ogni edizione.

Per sessioni interattive penso che un sistema di gradimento anticipato sia fondamentale: organizzare una sessione interattiva (es. ITPUG-Lab) non è semplice e rischia di portare via risorse (sia organizzatori che partecipanti) dalle track della conferenza. Occorre quindi essere certi del gradimento e della partecipazione alla sessione.

Insomma, una sfida interessante e uno spunto per i prossimi organizzatori dell'evento perché si possa sempre migliorare e non "sedimentare" su formule sempre uguali e ripetute.

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